La convivente del maratoneta.

Tra i suoi amici c era un appassionato di Maratone.

Lui a dire il vero era un ciclista, ma ammirava le gesta dei maratoneti .

In vista di una maratona nella sua città lui aveva cominciato a spiegare la dieta a cui si dovevano sottoporre i maratoneti : il carico di  proteine, poi di carboidrati,e gli integratori . Le ripetute pre maratona , la mezza maratona due giorni  prima dell’evento, un giorno di assoluto riposo che coincideva con il massimo carico di carboidrati ,il chilo di pasta la mattina della maratona ,il pacco gara la mattina della maratona con dentro snack e gadget offerti dai vari sponsor ,i ristori per il carico di zuccheri e di liquidi durante il percorso della maratona e così via.

Le alzatacce anche alle 4.30 di mattina se la maratona di turno era in una città lontana.

Il “Camion spazzatura” che altro non era che un bus che accompagnava i maratoneti  all’arrivo quando questi, per lo più al 30 esimo km , in preda ai crampi, non riuscivo più ad andare avanti.

E le risonanze magnetiche ai menischi che si usurano in pochi anni, e gli anti infiammatori , e i farmaci contro le contratture.

Ed l’arrivo al traguardo ,con le persone che ne applaudivano la riuscita , spesso i tempi .

E le medaglie , e le coppe .

Il tutto perché per lui maratoneti erano una sorta di eroi, capaci di percorrere 42,194 km di corsa .

Ma nulla sapeva,in realtà, cosa c’era dietro la vita dei maratoneti.

Lei lo sapeva, almeno sapeva la sua, di vita.

Aveva convissuto 12 anni con un maratoneta che altro faceva che glorificarsi delle sue gesta.

E per 12 anni aveva mangiato come il suo convivente: pasta al burro a mezzogiorno , petto di pollo ed insalata la sera . Salvo poi cambiare radicalmente dieta in previsione di una maratona.

Lui aveva detto a lei che comunque non era obbligata a seguire la dieta di lui :bastava che preparasse da mangiare per se e per lui:pietanze separate .Ma lei era stanca: lavorava, tornava a casa stanca e le pesava cucinare un unico piatto ,figurarsi ogni giorno due menù diversi , così aveva finito con il mangiare quello che mangiava lui.

Lui che di calorie ne consumava davvero tante, e si concedeva il pezzo di torta piuttosto che le patatine dopo i pasti , perché  diceva , se ingrasso poi corro e smaltisco. Lei non poteva permettersi extra , perché non smaltiva correndo . Era  cronicamente stanca e , finito di lavorare e cucinato per lui , andava a dormire. Si svegliava ancora più stanca ma doveva tirare casa a lucido.

Lui in casa non faceva nulla , perché agli uomini non spetta far niente diceva , però pretendeva lei guadagnasse quanto o più di lui , perché non voleva mantenerla. Si lamentava con la madre di lei del fatto che gli capitava i trovare della polvere sopra  qualche mobile, e la madre di lei tacciava lei di non sapere badare alla casa .

A lavoro da lei una collega portava sempre dei cioccolatini. Lei ne mangiava almeno 5-6 al giorno , per consolarsi di quello che le vietava il convivente .

Ed era diventata grassoccia .

La madre di lei stravedeva per il suo convivente , e lo portava massimo esempio di virtù.

Lui aveva tanti amici, lui era uno vincente, lui era bello , pieno di energia.

Lei non aveva amici , era perdente  , non era bella , era sempre stanca.

Lei non aveva amici perché la madre di lei considerava una donna che usciva da sola di facili costumi e lui riferiva alla madre di lei se lei era uscita di casa.

Lui aveva molti amici  , o presunti tali, più che altro conoscenti di maatone,e anche un’amante , e la madre di lei giustificava lui, che era giusto avesse l’amante:lei non era una moglie seducente , l’amante invece era una sportiva , andava in bicicletta e da quando aveva conosciuto lui aveva cominciato ad allenarsi nella corsa con lui.

Lei aveva chiesto a lui se poteva uscire con lui    e gli amici di lui, oppure loro due da soli. Lui aveva risposto di no, che nelle uscite con gli amici non erano previste conviventi e non aveva nessuna intenzione di rovinarsi la giornata in compagnia di lei.

In più lei fumava , al contrario del marito e dell’amante.Ed era perennemente triste,al contrario lui sempre allegro e disponibile con i genitori di lei.

Lui si rifiutava di fare l’amore on la convivente, aveva già un’amante con cui farlo. La madre di lei l’aveva tacciata di non essere seducente, motivo per cui lui si era dovuto trovare un’amante.

Il giorno in cui lei , stanca di fare la colf, di devolvere il suo stipendio in casa perché a lui il suo stipendio serviva per passare i fine settimana in montagna con l’amante, per mantenersi il SUV e per i costi relativi al passare le giornate fuori casa pre maratona, se ne era andata .

La madre di lei  le aveva detto che doveva vergognarsi a lasciare un uomo così perfetto e , ritenendo lui fosse stato ingiustamente lasciato , ne aveva fato il figliol prodigo accantonando totalmente la figlia.

Lei si era trovata con un cambio contratto lavorativo di punto in bianco. metà ore lavorate,metà stipendio e lui aveva garantito le avrebbe passato qualche soldo. Cosa che non aveva fatto , anzi , si era fatto pagare dalla madre di lei un avvocato per rispondere alla denuncia per il mancato mantenimento , e aveva vinto la causa.

Passati 5 anni la figlia aveva dimezzato il suo tenore di vita, si era fatta una vita altrove e, il giorno in cui il suo amico aveva elogiato la dura vita del maratoneta , le era parso che i 5  anni non fossero mai passati , e che davvero , nuovamente , nessuno le volesse bene.

 

 

 

 

 

 

 

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