L’amica.

Era stata vittima di un narcisista .

Il classico love bombing :una corte spietata, senza precedenti, senza un attimo per capire , elaborare , e se ne era innamorata .

Di quella storia d’amore non le tornavano tante cose di lui, ma abilissima, scacciava i dubbi per tornare ad osannare l’uomo che tanto credeva l’avesse  amata i primi tempi e che , sperava , sarebbe tornato quello che era.

Ne era innamorata e aveva cercato di cambiarlo , inutilmente:lui non voleva esser cambiato .

Alla fine lo aveva lasciato e lì lui aveva iniziato ad attuare tutte le contro mosse per farla ricadere tra le sue braccia.

Lei aveva resistito , o forse in cuor suo ne era ancora innamorata , e si era buttata tra una storia di sesso e l’altra , quasi a volersi sforzare d dimenticare il narcisista .

“Ho bisogno di fare l’amore, di avere una relazione stabile” spiegava alla sua amica.

Ma non c’era riuscita.Le storie era una più fallimentari una  dell’altra e lei non faceva altro che sfogarsi con l’amica delle delusioni d’amore.

Lui , il narcisista , lavorava nel campo della psicanalisi , arrivava a “usare” le confidenze dei sui pazienti per trarre godimento sessuale. Nei problemi di coppia si incentrava in maniera eccessiva sulla componente sessuale , tanto che molte coppie ,imbarazzate, decidevano di cambiare terapeuta.

Lei,l’allieva, era colei che lo ascoltava ammirata mentre lui psicanalizzava le giovani coppie e voleva diventare brava quanto lui . Non importava se non aveva il titolo per fare psicanalisi, lui la rassicurava essere un’ottima professionista pur senza titolo.

Anche la sua amica era stata vittima di un narcisista, ma non aveva modo di  sfogare il dolore che quella relazione le aveva procurato con l’amica, troppo intenta a cercar di capire mosse e contromosse del narcisista prima, a cercar di attuare  vendetta poi , a relazionarsi con più uomini dopo .

E tratteneva in se il suo dolore .

Aveva degli amici, con cui non poteva parlare del narcisista , perché egli aveva sparso la voce che lei era innamorata di lui, e tutti gli avevano creduto. Se parlava di lui era perché ne era innamorata , era la sentenza  a suo carico. E poco importava volesse raccontare del suo star male e di quanto questa storia la aveva destabilizzata , per tutti lei era  ancora innamorata di lui . Abile manipolatore, il narcisista aveva fatto credere questo agli amici di lei creando un’insanabile frattura.

Si trovava così a non poter parlare con gli amici né con l’amica vittima del narcisista .

Aveva cercato alleanza in lei , avendo subito lo stesso dolore.

Lei pareva averla accolta . Aveva creato un gruppo di auto aiuto in cui l’aveva inserita , ma ben presto lei si  accorse non riuscire mai a parlare “tanto tu non hai problemi”

E così l’allieva del narcisista l’aveva estromessa poso a poco dalla sua vita , aveva smesso di uscire con lei , non aveva tempo di ascoltarla troppo presa dal suo gruppo di aiuto aiuto in cui praticava psicanalisi spiccia .

L’amica era rimasta sola , nuovamente sola. Non aveva famiglia e nessuno con cui sfogarsi.

Ma l’allieva del narcisista  era troppo occupata a risolvere i problemi altrui per rendersi conto che chi aveva problemi era lei stessa, al pari di quella che aveva creduto potere esserle amica.

Traeva soddisfazione dall’essere osannata per l’immagine sicura e decisa  di sé , per la risposta giusta al momento giusto,aveva anestetizzato il suo dolore cancellando l’amica perché con un dolore troppo simile al suo, e diventando poco a poco anche lei narcisista , aveva voluto reprimere se stessa e le sue emozioni decidendo di vivere grazie ad un’immagine vincente e non ascoltando se stessa, che aveva così represso al pari del narcisista con cui aveva avuto la relazione.

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