Considerazioni su questo periodo .
– Come il resto dell’anno incontro chi mi saluta e come il resto dell’anno rispondo al saluto chiedendomi chi mai sia quella persona . Se io di base non riconosco le persone mai , come potrei farlo ora che indossano una mascherina ?
-Continua l’assalto ai supermercati ; a mezzogiorno già sono esaurite le pizze surgelate mentre gli scaffali di prodotti vegani rimangono pieni . Assalto sì ma con raziocinio .
-In fila alle casse del discount si da la precedenza agli alcolisti con una o due birre come negli anni ’80 si dava la precedenza ai tossicodipendenti per le siringhe in farmacia .
– Una mia amica mi rivela che i tedeschi non ammirano / invidiano la nostra moda , semplicemente non gliene importa nulla . Io invece ho sotto sotto sempre invidiato la funzionalità dei look tedeschi e ora già mi vedo a cantare lo yodel con addosso una camicia a quadri e un paio di bretelle . Questo virus mi fa optare a scelte pratiche , spero non solo nel vestire .
– Negli ospedali ogni intervento rimandabile è stato rimandato ed è stata garantita la continuità in psichiatria La maggior parte degli psicologi / psichiatri lavora e molto ma per lo più tramite skipe .
– Il 1522 in questo periodo lavora più del solito : la convivenza forzata può portare ad una esacerbazione della violenza domestica .
-La gente comune non ha idea di come si usi una mascherina ed normale che sia così , un pò meno ovvio pensare il contrario .
– Alcune donne si comportano in modo contraddittorio : durante tutto l’anno non escono di casa se non vestite / pettinate alla perfezione ma in questo periodo in gruppi facebook dedicati confrontano selfie della loro ricrescita ai capelli o dei pigiamoni in pile che indossano h24 .
-L’aria della mia città è decisamente più pulita , dal satellite è scomparsa la nube di inquinamento che aveva sempre coperto la pianura padana .
-Il ruolo delle maestre viene ripreso in considerazione , non tanto per l’importanza di crescere future generazioni istruite quanto per la funzione sociale gestione prole altrui .
-Chiunque ora potrebbe tenere lo stereo di casa a volume massimo con le finestre aperte senza che nessuno chiami i vigili a misurare i decibel , anzi riceverebbe un plauso per la capacità di reagire al periodo .
-I no vax in questi giorni si dichiarano vax . Sono cioè disposti a rischiare e far rischiare ai propri figli poliomelite tetano o epatite ma non il coronavirus.
-Un uomo di colore mi ferma per strada e mi dice che un razzista gli ha detto che i neri non rischiano il contagio perchè diversi dai bianchi.Mi spiega che non è così , che lui mangia due spicchi d’aglio un pò di zenzero e una scorza di limone tutte le mattine a digiuno per prevenire il contagio. Dice che farmaci e vaccini sono un complotto delle case farmaceutiche e che il suo metodo è sicuro , mi invita a fare altrettanto .
Penso a tutto questo e mi torna alla mente il monologo finale di Trainspotting dove
Mark Renton dopo una vita di droga e di eccessi di risposta ad una società -quella scozzese – che disprezza fortemente , sceglie di omologarsi alla società stessa forse come risposta ad un suo bisogno di regole convinzioni e mediocrità che lo rassicurino e gli garantiscano un’identità ben definita .
“Allora perché l’ho fatto? Potrei dare un milione di risposte tutte false. La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà, io cambierò, è l’ultima volta che faccio cose come questa, metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita. Già adesso non vedo l’ora, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il cd e l’apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d’ufficio, bravo a golf, l’auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai.”